Nei Nastri della consapevolezza il Viola chiaro ha il seguente significato: il segno per la malattia di Hodgkin o Linfoma, tumore maligno dei tessuti linfatici.
Il linfoma di Hodgkin (un tempo denominato malattia di Hodgkin o morbo di Hodgkin) è un particolare tipo di linfoma (neoplasia della linea linfoide caratterizzato da una massa tumorale distinta), descritto per la prima volta da Thomas Hodgkin nel 1832. E' stato scelto il colore viola poichè nelle immagini istopatologica del linfoma, compare il colore viola in diverse sfumature, in maggioranza il viola chiaro.
Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Linfoma_di_Hodgkin
I colori sono i veri abitanti dello spazio. La linea non fa che viaggiarvi attraverso e percorrerlo; essa passa soltanto. (Yves Klein)
venerdì 28 ottobre 2016
STEP 9: L'abbecedario
In questo post ho creato un abbecedario interamente dedicato al colore viola. Ho cercato di trovare un qualcosa di interessante per ogni lettera dell'alfabeto, in modo che leggendo ogni parola si possa focalizzare nella mente questo bellissimo colore.
A come Alice Walker (scrittrice statunitense, il romanzo Il
colore viola (The Color Purple), la sua opera più famosa, ha vinto il premio
Pulitzer per la narrativa)
B come Barbabietole (pianta da orto, è una pianta erbacea
biennale, riconoscibile per la presenza di foglie cuoriformi, di piccoli fiori
di colore verde o rossastro, da cui si originano dei frutti duri, detti noci.
Non sono questi frutti ad essere utilizzati per l'alimentazione umana, bensì le
foglie e soprattutto le radici a tubero, caratterizzate da forma arrotondata e
da un colore rosso brillante)
C come Carestie (in epoca preromana nei popoli
centro-italici il colore viola era legato alle carestie e quindi precedeva
l'attuazione del ver sacrum, da qui l'utilizzo del colore viola da parte dei
romano-cristiani nei periodi precedenti un cambiamento o un rinnovo)
D come Disgrazia
E come Elemento (elemento chimico di numero atomico 53 cioè
lo Iodio. Il suo simbolo è I. Il nome
deriva dal greco antico ἰοειδής ioeidēs che significa viola o lilla, a causa
del colore dei vapori dell'elemento)
F come Fiore (tanti sono i fiori color viola chiaro, come ad
esempio la Viola, la Lavanda, le Blue splendour)
G come Giotto (Il pittore, in uno dei suoi affreschi situati
nella Cappella degli Scrovegni a Padova, ha raffigurato il proprietario cioè
Enrico Scrovegni con una veste viola, simbolo di penitenza. Inoltre Giotto, assieme
ad altri pittori del Trecento, usava spesso colori freddi come il viola)
H come Hodgkin (il nastro viola chiaro è il segno per la
malattia di Hodgkin o Linfoma un tumore maligno partire nei tessuti linfatici,
descritto per la prima volta da Thomas Hodgkin nel 1832)
I come Iolite (è un minerale, più precisamente un
ciclosilicato di alluminio, ferro e magnesio. Oltre a presentarsi nei colori
giallo-marrone e blu, può presentarsi anche il viola)
L come Lutto (il viola è un colore liturgico e viene utilizzato
nel giorno dei morti e durante i funerali)
M come Melanzana (tra i vari frutti e ortaggi, la melanzana
è un ortaggio che rappresenta questo colore)
N come Nastro (simbolo della malattia di Hodgkin)
O come Oliva di Gaeta (contraddistingue un frutto di forma
leggermente affusolata, di colore violaceo, di sapore vinoso, amarostico con
sfumature acetiche, prodotto prevalentemente nel territorio comprendente Gaeta
ed i comuni limitrofi siti sui Monti Aurunci in provincia di Latina)
P come Phaeno Science Center (uno degli edifici più
importanti del Ventunesimo secolo, è
situato a Wolfsburg, in Germania. Costruito tra il 2000 ed il 2005 da Zaha
Hadid Architects, questo edificio appare ai nostri occhi come un edificio “complesso,
dinamico e dagli spazi fluidi”. Viene descritto come un “parco giochi
architettonico” e “la scatola magica”)
Q come Queen Charlotte (o anche Viola Odorata, è una perenne
sempreverde, fiori semplici profumatissimi, di rapida crescita; ama il terreno
leggero, fresco. Il fiore è blu-violetto, appartiene alla famiglia delle
Violacea e il suo periodo di fioritura è Marzo – Aprile; può raggiungere
un'altezza massima di 15 cm - 20 cm. Gli accostamenti preferiti sono con
Anemone pulsatilla, Bergenia, Convallaria, Felci, Primula, Ranunculus)
R come Radicchio (è un ortaggio a foglia a indicazione
geografica protetta. Botanicamente appartiene alla famiglia delle Compositae,
genere Cichorium, specie Inthybus)
S come Steven Spielberg (regista del film “Il colore Viola”)
T come Teatro (il viola è il colore dei paramenti sacri
usati durante la Quaresima. Nel medioevo venivano vietati, proprio in quel
periodo, tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che
si tenevano per le vie o le piazze delle città. Ciò comportava per gli attori e
per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi. Non potendo
lavorare, le compagnie teatrali non avevano neanche i mezzi per procurarsi il
pane quotidiano)
U come Uva (è il frutto della vite, di piccola taglia e di
colore chiaro (verde-giallastro, giallo, giallo dorato) nel caso dell'uva
bianca, o di colore scuro (rosa, viola o violetto bluastro) nel caso dell'uva
nera)
V come Vincent Van Gogh (pittore impressionista, tra i vari
colori predilige il viola)
Z come Zirconia (ossido dello zirconio, può trovarsi anche
nella colorazione viola oltre il più comune cioè il bianco)
STEP 8: La saggezza popolare
Quasi tutti sanno, artisti e non, che l'uso del
colore viola è proibito in teatro perchè secondo la tradizione, portatore di
sfortuna. Solo superstizione o tradizione? Esiste un motivo particolare per cui
questo colore è così temuto da ogni artista, di teatro o non? Una spiegazione
storica c'è.
Il viola è il colore dei paramenti sacri usati durante la Quaresima. Nel medioevo venivano vietati, proprio in quel periodo, tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Ciò comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi. Non potendo lavorare, le compagnie teatrali non avevano neanche i mezzi per procurarsi il pane quotidiano, ed erano costrette a tirare la cinghia. Questo è il motivo per cui il colore viola è odiato da tutti gli artisti, in generale, ma è vietato soprattutto in teatro dove con il passare dei secoli è diventato vera e propria superstizione. In Francia vige l'usanza di non vestire il verde in scena in quanto questo era il colore dell'abito indossato da Molière che morì in scena il 17 febbraio 1673 di tubercolosi recitando Il Malato immaginario. In Spagna invece è considerato di cattivo auspicio indossare in scena vestiti di colore giallo. Che il viola “porti male”, tutti più o meno dichiarano di saperlo, senza però mai essersene chiesti il perché. Si tratta di una sciocchezza, di un’abitudine, di una vecchia superstizione di cui non vale la pena di occuparsi. Ma il fatto resta: vestirsi di viola richiede una certa sicurezza in se stessi, e comunque, che io sappia i “maschi” non ci si vestono. Inutile aggiungere che in teatro è stato quasi sempre, silenziosamente, proibito presentarsi con abiti viola. Da qui, dunque, la complessità delle interrelazioni fra il “viola”, il suo “portar male”, e l’attore. La viola spunta con “forza” dalla terra nel mese virile, bellicoso, del marzo e annuncia l’unica, vera vita, cui quella della terra è soltanto analogica, la vita del pene. La potenza maschile, con la sua violenza, è, nell’ immaginazione sia simbolica che concreta, l’unica realtà culturale. L’attore è, allora, colui che ci insinua il dubbio; colui che dice le parole più vere perché sa di dire le più false; o meglio sa che le parole, sia nel teatro che nella vita, sono sempre false perché alludono ad una realtà che non esiste. Violare la propria parola diventa impossibile; e il colore viola il simbolo di questa prigione. Nonostante tale motivazione sia decaduta (e sia sconosciuta alla maggior parte degli artisti moderni) ancora oggi il viola viene volutamente evitato, ad esempio da alcuni cantanti durante le loro esibizioni, e soprattutto in televisione, se non, appunto, come una sorta di provocazione contro chi crede nelle superstizioni. In passato il Teatro regio di Torino ha visto molti grandi interpreti, tra cui Luciano Pavarotti, rinunciare ad esibirsi per via del suo soffitto viola.
Per quanto riguarda i proverbi e i detti popolari, ecco "È 'nciampatu su 'na radica de viola", tradotto dal dialetto all'italiano "È inciampato su una radice di viola", in parole povere significa che è bastato proprio un nonnulla per farlo cadere. Oppure "San Bastiano la viola in mano" (20 Gennaio) oppure "Se la viola esce a febbraio, tieni da conto fieno e pagliaio", questi sono dei proverbi meteorologi legati al mese di gennaio e febbraio.
Fonti:
-http://www.culturaesvago.com/mille-proverbi/proverbi-meteorologici/
-http://www.nuoveproduzioni.it/tanta-merda-viola-credenze-teatro.htm
-http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/meteo-life/5276-proverbi-detti-popolari-mese-gennaio
Il viola è il colore dei paramenti sacri usati durante la Quaresima. Nel medioevo venivano vietati, proprio in quel periodo, tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Ciò comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi. Non potendo lavorare, le compagnie teatrali non avevano neanche i mezzi per procurarsi il pane quotidiano, ed erano costrette a tirare la cinghia. Questo è il motivo per cui il colore viola è odiato da tutti gli artisti, in generale, ma è vietato soprattutto in teatro dove con il passare dei secoli è diventato vera e propria superstizione. In Francia vige l'usanza di non vestire il verde in scena in quanto questo era il colore dell'abito indossato da Molière che morì in scena il 17 febbraio 1673 di tubercolosi recitando Il Malato immaginario. In Spagna invece è considerato di cattivo auspicio indossare in scena vestiti di colore giallo. Che il viola “porti male”, tutti più o meno dichiarano di saperlo, senza però mai essersene chiesti il perché. Si tratta di una sciocchezza, di un’abitudine, di una vecchia superstizione di cui non vale la pena di occuparsi. Ma il fatto resta: vestirsi di viola richiede una certa sicurezza in se stessi, e comunque, che io sappia i “maschi” non ci si vestono. Inutile aggiungere che in teatro è stato quasi sempre, silenziosamente, proibito presentarsi con abiti viola. Da qui, dunque, la complessità delle interrelazioni fra il “viola”, il suo “portar male”, e l’attore. La viola spunta con “forza” dalla terra nel mese virile, bellicoso, del marzo e annuncia l’unica, vera vita, cui quella della terra è soltanto analogica, la vita del pene. La potenza maschile, con la sua violenza, è, nell’ immaginazione sia simbolica che concreta, l’unica realtà culturale. L’attore è, allora, colui che ci insinua il dubbio; colui che dice le parole più vere perché sa di dire le più false; o meglio sa che le parole, sia nel teatro che nella vita, sono sempre false perché alludono ad una realtà che non esiste. Violare la propria parola diventa impossibile; e il colore viola il simbolo di questa prigione. Nonostante tale motivazione sia decaduta (e sia sconosciuta alla maggior parte degli artisti moderni) ancora oggi il viola viene volutamente evitato, ad esempio da alcuni cantanti durante le loro esibizioni, e soprattutto in televisione, se non, appunto, come una sorta di provocazione contro chi crede nelle superstizioni. In passato il Teatro regio di Torino ha visto molti grandi interpreti, tra cui Luciano Pavarotti, rinunciare ad esibirsi per via del suo soffitto viola.
Per quanto riguarda i proverbi e i detti popolari, ecco "È 'nciampatu su 'na radica de viola", tradotto dal dialetto all'italiano "È inciampato su una radice di viola", in parole povere significa che è bastato proprio un nonnulla per farlo cadere. Oppure "San Bastiano la viola in mano" (20 Gennaio) oppure "Se la viola esce a febbraio, tieni da conto fieno e pagliaio", questi sono dei proverbi meteorologi legati al mese di gennaio e febbraio.
Fonti:
-http://www.culturaesvago.com/mille-proverbi/proverbi-meteorologici/
-http://www.nuoveproduzioni.it/tanta-merda-viola-credenze-teatro.htm
-http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/meteo-life/5276-proverbi-detti-popolari-mese-gennaio
STEP 07: I colori nel cinema
Non c'è dubbio che i film in bianco e nero abbiano il loro fascino, ma cosa dire dei film o cartoni a colori? I colori riescono a dare vita alle figure e alle immagini, le rendono "realistiche" ai nostri occhi. Anche qui, quindi, il colore ha uno scopo molto importante. In ogni film o cartone ci sono decine, migliaia di colori differenti ma c'è sempre una percentuale di colori che vince sugli altri, caratterizzando quel determinato film. Nel caso specifico del mio colore, il viola chiaro, è possibile riscontrarlo nel cartone d'animazione della Walt Disney "La Bella Addormentata" dove prevale , sulla palette, anche varie tonalità di rosso e giallo.
Altro grande cartone d'animazione dove appare il mio colore è dello Studio Ghibli ed il titolo è "Laputa Castle in the Sky". La palette per questo cartone dimostra un modo versatile per dipingere una scena notturna. Le tonalità viola e blu sono invitanti ma suggeriscono la profondità, l'azione e il contrasto con i volti dei personaggi in modo piacevole. La palette generale ci comunica l'oscurità senza un uso eccessivo di colori scuri e si fonde con sfumature violacee senza sforzo.
Lasciando da parte i cartoni animati, vorrei ora citare qualche film, come ad esempio "The Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson del 2014. Negli esempi successivi però non è presente il colore viola chiaro ma il viola in generale, in diverse tonalità. Ho infatti notato che questo colore più acceso è riscontrabile più facilmente nei cartoni animati anzichè nei film, nei quali i colori presenti sono più caldi.
Altro film che presenta il colore viola è "An Educazion" del 2009, diretto da Lone Scherfing, basato sulle autobiografiche memorie della giornalista britannica Lynn Barber.
Infine vorrei citare "Kill Bill: Vol 1. e 2." uno del 2003 e uno del 2004, nei quali sono apparsi differenti tonalità di viola, andando dal viola scuro, il viola melanzana tipo, fino a sfumare con il lillà.
Fonti:
-http://film-palettes.tumblr.com/
-https://www.tumblr.com/search/palette+film
-http://www.ilpost.it/2015/04/02/disney-palette-colori/
-http://moviesincolor.com/
Altro grande cartone d'animazione dove appare il mio colore è dello Studio Ghibli ed il titolo è "Laputa Castle in the Sky". La palette per questo cartone dimostra un modo versatile per dipingere una scena notturna. Le tonalità viola e blu sono invitanti ma suggeriscono la profondità, l'azione e il contrasto con i volti dei personaggi in modo piacevole. La palette generale ci comunica l'oscurità senza un uso eccessivo di colori scuri e si fonde con sfumature violacee senza sforzo.
Altro film che presenta il colore viola è "An Educazion" del 2009, diretto da Lone Scherfing, basato sulle autobiografiche memorie della giornalista britannica Lynn Barber.
Infine vorrei citare "Kill Bill: Vol 1. e 2." uno del 2003 e uno del 2004, nei quali sono apparsi differenti tonalità di viola, andando dal viola scuro, il viola melanzana tipo, fino a sfumare con il lillà.
Fonti:
-http://film-palettes.tumblr.com/
-https://www.tumblr.com/search/palette+film
-http://www.ilpost.it/2015/04/02/disney-palette-colori/
-http://moviesincolor.com/
lunedì 24 ottobre 2016
STEP 06: I colori nella scienza
Sui testi
scientifici troviamo questa definizione: "Il colore è una qualità della radiazione elettromagnetica che ha due entità fondamentali: la lunghezza d'onda
e l'energia.
Immaginando
la velocità della luce costante possiamo più facilmente capire che i colori
sono caratterizzati da diverse frequenze di lunghezza d’onda. Albert
Einstein poi formulò nel 1905 un’equazione dalla quale si deduce che la frequenza della radiazione e la sua energia viaggiano di pari passo, infatti
l’energia è direttamente proporzionale alla frequenza della radiazione. Da quanto sopra si deduce che minore è la
lunghezza d’onda maggiore è l’Energia, infatti il rosso ha massima
penetrazione e poca energia, mentre il viola ha minima penetrazione e
massima energia. Il colore che
vediamo è la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i
fotorecettori della retina mandano al cervello quando assorbono radiazioni
elettromagnetiche di determinate lunghezze d'onda e intensità.
I colori
hanno movimento e temperatura che ne costituiscono proprietà fondamentali. Hanno
movimento nel senso che quelli caldi appaiono più vicini all’osservatore
infatti producono un effetto ottico che partendo dal centro si proietta
verso l’esterno, mentre i colori freddi si muovono verso il centro e appaiono
per questo più lontani. I colori hanno una "temperatura" e si
suddividono in caldi, freddi e neutri in base alle diverse sensazioni che
trasmettono, alle immagini e alle situazioni che richiamano alla mente, al
centro dei colori caldi abbiamo il giallo arancio e al centro dei colori freddi abbiamo
il blu. Sono colori neutri quelli che tendono al nero, al bianco e al grigio. Ogni
colore dello spettro della luce incorpora la qualità di un suono e l’energia di
un raggio cosmico.
I colori sono archetipi, vite che ci guidano attraverso un complesso di
contenuti inconsci, che evocano risposte sensoriali ed affettive a carattere
universale. Vengono associati ai 7 raggi cosmici, ai 4 elementi, ai tipi
psicologici, alle costellazioni e accompagnano l’uomo lungo la strada
dell’integrazione della personalità. In cromoterapia, ogni colore rappresenta
particolari caratteristiche psichiche e spirituali degli individui, oltre ad
avere particolari effetti sul funzionamento dell'organismo. Nel caso del colore
viola:
Il colore viola rappresenta la simpatia, l'essere affascinante, la
percettività, l'intelligenza, il sognatore, e riflessivo, l'essere di ampie
vedute, tollerante, sensibile, avere modi squisiti, amante dell'arte, l'essere
disponibili, saggezza e l'essere colto. Se questo colore si trova in eccesso si
sarà fragili, emotivi, confusi, iperrazionali, mistici (Santo, a scelta,
penitente, eccetera), visionario. Il colore viola in difetto renderà
materialisti, scettici, avari, apatici, dominatori. L'eccesso di energia viola
potrebbe provocare alterazioni dello stato di coscienza,
disturbi dell'emotività, sonnolenza il difetto di energia viola potrebbe
provocare ritenzione idrica, disturbi della circolazione venosa e linfatica. Il viola si utilizza nei
disturbi del sistema nervoso, nei traumi cranici, nell'insonnia, per
contrastare la caduta dei capelli. Ma anche per combattere la cellulite, le
nevralgie (prevalentemente del nervo sciatico) e i crampi muscolari. Ciascun colore è
conscio del proprio ruolo e opera in modo selettivo, svolge una sua funzione a
livello individuale e collettivo e ha una propria intelligenza e polarità,
conoscerne le caratteristiche ci aiuta a creare un
ponte che collega il mondo fisico a
quello simbolico.
Fonti:
-http://runelore.it/cromoterapia/viola.html
-http://www.senzanome.org/1web/index.php/scintille/vita-a-colori/colore-linguaggio-della-luce.html
Fonti:
-http://runelore.it/cromoterapia/viola.html
-http://www.senzanome.org/1web/index.php/scintille/vita-a-colori/colore-linguaggio-della-luce.html
sabato 22 ottobre 2016
STEP 05: I colori nella musica
E' impossibile ascoltare una canzone senza sentire nel testo
almeno uno dei tanti colori presenti sulla terra. Sfido chiunque a trovare una
canzone nella quale non si accenni ai colori. Nel mio caso è semplice trovare
il colore viola all'interno di una canzone, anzi, è ben presente ed esplicito
nel titolo. E' il caso di "Purple Haze" del grandissimo Jimi Hendrix:
in questo singolo del 1967, il cantante parla di "nebbia viola". Nel
corso degli anni Jimi Hendrix ha dato versioni contrastanti sul significato di
“Purple Haze”: una volta disse di averla scritta a partire da un sogno nel
quale “camminava sotto il mare”; un'altra volta disse che si trattava di un
ragazzo che “era innamoratissimo di una ragazza, tanto da non riuscire a capire
lo stato mentale in cui si trova. Una specie di foschia, di nebbia, direi.”.
L'interpretazione a parer mio più probabile è offerta da Harry Shapiro,
biografo di Hendrix, che ricorda un episodio del periodo di New York, durante
il quale il chitarrista di Seattle si era persuaso che una ragazza avesse
cercato di usare un voodoo per intrappolarlo e in seguito a questo si ammalò.
Impossibile non nominare "Purple Rain", la title track del sesto
album di studio di Prince, il vulcanico, eclettico e straordinario cantautore
americano. È anche il titolo dell’omonimo film a cui fece da colonna sonora. Quale
sia il significato della “pioggia viola” non è chiaro, ma c’è chi pensa che il
colore viola, storicamente legato alle casate nobili e regnanti (viola era
spesso la fodera che rivestiva le corone) fosse stato scelto da Prince perché
questo colore ne esprimeva in termini cromatici il proprio nome (Prince
significa principe) e che quindi la pioggia viola – nella quale lui vorrebbe
veder sorridere la ragazza a cui si rivolge nella canzone – altri non sarebbe che lui stesso. Altra
canzone che parla del colore viola è “Purple” di Skin; in un’intervista la cantante esprime il suo parere: ”Purple è un brano molto più cupo, più dark, più profondo.
Parla dell’amore che a volte può imbarazzare, al punto da sfigurare, deformare.
Quando si ama molto qualcuno, l’ossessione per la persona amata ti trascina in
situazioni davvero sgradevoli, luoghi in cui non vorresti essere. E questa
canzone racconta questo stato d’animo e il viola credo sia il colore che meglio
lo rappresenta.” Il significato del colore viola è differente nel testo dei
Gogol Bordello, il cui titolo è “Start Wearing Purple" che significa “Inizia
indossando il viola”. In un’intervista il cantante spiega il motivo del perché viene
utilizzato proprio il viola: ”E' una delle pochissime canzoni che ho scritto
per una ragazza. Mi ero appena trasferito con la mia ragazza a New York. Come
vicina di casa abbiamo avuto una vecchia che era sempre vestita di viola dalla
testa ai piedi. Era chiaramente fuori di testa. Così ogni volta che la mia
ragazza ed io abbiamo avuto una discussione e lei si metteva a urlare a me, io
le dicevo: faresti meglio ad iniziare ad indossare il viola”
Fonti:
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musica,
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simboli,
simbologia
giovedì 13 ottobre 2016
STEP04: I colori nel mito
Ogni colore porti in sè un significato ed il suo complementare. Il Viola è il colore tradizionale della mistica, della spiritualità ma anche della fascinazione erotica, indica l’unione degli opposti, la suggestionabilità. E’ il colore dell’arte, della fantasia, del sogno, dell’altruismo e della guarigione. E’ sinonimo di dignità e nobiltà, intelligenza, prudenza, umiltà e saggezza. Interessante il mito sul Viola, che riporterò qui sotto:
"Il mito narra che Io, ninfa fluviale, era così seducente che anche Zeus se ne invaghì. In sogno le ordinò di recarsi sulle rive del lago di Lerna, dove avrebbe dovuto concedersi al dio degli dei. Sconcertata, Io riferì l’episodio al padre, il quale prudentemente consultò gli oracoli di Delfi e di Dodoma. Il responso fu il medesimo: che obbedisse se non voleva essere fulminato con tutta la sua casa. Mentre Zeus si univa ad Io, Hera, si accorse di una fitta nebbia sull’Argolide, che impediva di penetrare con lo sguardo oltre. Conoscendo le infedeltà dello sposo, insospettita, ordinò che la nebbia si dissolvesse, ma non sorprese Zeus in fragranza di adulterio, perché nel frattempo, presentendo l’arrivo della gelosissima sposa, egli aveva mutato Io in una candida giovenca. Notando l’inquietante bellezza dell’animale, sospettosa, Hera chiese allo sposo di donarglilo, e questi, a malincuore, per non esporsi maggiormente con un rifiuto, glielo cedette. Per evitare che la giovenca potesse sparire, Hera l’affidò alla sorveglianza di Argo dai cento occhi. La povera Io non amava nutrirsi come le altre giovenche, e allora Zeus, temendo che morisse, fece nascere dalla terra la viola mammola, che nel nome la richiamava, ion, e che divenne il suo cibo. Zeus comunque non sopportava di doversi privare dell’amante e chiese a Hermes di liberarla con qualsiasi mezzo. Costui si presentò ad Argo nelle vesti di un pastore, suonando la siringa – il flauto di Pan-. Affascinato dai suoni, Argo invitò il pastore a fermarsi presso di lui, e l’ascolto della sua musica lo narcotizzò. Hermes allora lo colpì a morte sul capo. Hera, accortasi dell’inganno, impresse i cento occhi di Argo nella coda del pavone, e inviò un tafano a pungere la giovenca, che fu costretta a correre atterrita e vagò per tutto il mondo. Giunse a Dodoma, nell’Epiro, poi attraversò il mare che da lei prese il nome di Ionio e dopo un lungo peregrinare giunse in Egitto, dove Zeus le restituì le fattezze di fanciulla."
mercoledì 12 ottobre 2016
STEP03 : I codici del colore
Definire precisamente il colore è però un lavoro molto impegnativo, data la soggettività di fondo nella lettura dello stesso, e retaggi culturali che vi sono legati. Esistono diversi modelli di colore ed è possibile definire i colori del testo, degli sfondi e dei bordi delle tabelle tramite il loro codice esadecimale HEX; nel caso del viola chiaro è #9F00FF. Un altro modello è l'RGB, le cui specifiche sono state descritte nel 1931 dalla CIE (Commission internationale de l'éclairage). In questo caso le coordinate sono 159; 0; 255 rispettivamente ai colori Red, Green e Blue. Altro modello è il CMYK ( sigla di Cyan, Magenta, Yellow, Key black) che è un modello di colore detto anche di quattricromia o quadricromia. La “K” in CMYK si riferisce a key (chiave), in quanto i sistemi di stampa che utilizzano questo modello usano la tecnologia Computer to plate (CTP), nella quale mediante una “lastra chiave” (“key plate” in inglese) si allineano correttamente le lastre degli altri tre colori (il ciano, il magenta ed il giallo appunto). Nel caso del viola chiaro le coordinate sono 38; 100; 0; 0. Infine l'Hue Saturation Brightness (HSB), in inglese "tonalità, saturazione e luminosità", indica sia un metodo additivo di composizione dei colori, sia un modo per rappresentarli in un sistema digitale e qui il codice è 277.4°; 100%; 100%. Sfortunatamente il colore viola chiaro non rientra tra i cataloghi "Pantone", "Benjamin", "RAL", "Dulix", "Brick", "Stucco" e "Taylor Clay".
Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Viola_chiaro
sabato 8 ottobre 2016
STEP02: Traduzione del colore Viola Chiaro
Dopo aver descritto brevemente il significato e l'utilizzo del colore viola chiaro all'interno di diversi ambiti, mi accingo nel tradurre il suo nome in quante più lingue straniere possibili. E' interessante leggere la traduzione nelle varie lingue poiché si può constatare che in alcuni casi il nome è molto simile mentre in altri cambia totalmente.
Vivid violet (inglese)
Hellviolett (tedesco)
Púrpura pálido (spagnolo)
Golau porffor (gallese)
Violet pâle (francese)
Blado-fioletowego (polacco)
Violeta claro (portoghese)
светло лилаво (bulgaro)
светла-фіялетавы (bielorusso)
Vaalea lila (finlandese)
Ljósfjólublár (islandese)
Ungu muda (indonesiano)
Svetlo fialová (slovacco)
สีม่วงอ่อน (tailandese)
淺紫色 (cinese)
Lux purpurea (latino)
μωβ (greco)
Vivid violet (inglese)
Hellviolett (tedesco)
Púrpura pálido (spagnolo)
Golau porffor (gallese)
Violet pâle (francese)
Blado-fioletowego (polacco)
Violeta claro (portoghese)
светло лилаво (bulgaro)
светла-фіялетавы (bielorusso)
Vaalea lila (finlandese)
Ljósfjólublár (islandese)
Ungu muda (indonesiano)
Svetlo fialová (slovacco)
สีม่วงอ่อน (tailandese)
淺紫色 (cinese)
Lux purpurea (latino)
μωβ (greco)
venerdì 7 ottobre 2016
STEP01: Definizione del color Viola Chiaro
Il viola chiaro è una tonalità di viola ( che a sua volta
prende il nome dal fiore omonimo di cui descrive il colore). In modo
particolare, nei nastri della consapevolezza il Viola chiaro ha il seguente
significato: il segno per la malattia di Hodgkin o Linfoma, tumore maligno dei
tessuti linfatici.
Fonti:
-http://www.lucacoladarci.it/il-viola.html
- http://www.mitiemisteri.it/simbologia_e_significato_dei_colori/significato_e_simbologia_del_colore_viola.html
-http://www.homolaicus.com/linguaggi/teoria-colori2.htm
Nello spettro luminoso, il colore Viola è posizionato agli
antipodi del Rosso e simboleggia l’attitudine a identificarsi con il prossimo.
Dato dalla mescolanza del rosso con il blu, il Viola evidenzia e accentua la
parte emotiva dell’individuo rendendolo, di conseguenza, fragile e facilmente
attaccabile. Il colore Viola stimola il desiderio di avere un legame, sia
fisico che emotivo, molto intenso con la persona amata. Questo colore accresce,
inoltre, la capacità creativa e la fantasia inibendo, di contro, l’eccesso di
razionalità. Il colore Viola ha la capacità di rendere la persona seducente ma,
di contro, anche molto inquieta e suggestionabile. E' il colore della
metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia, preferito dai
bambini, dalle donne incinte e dalle personalità immature. Il carattere "viola" è un po'
difficile con tendenze opposte e inconciliabili. Ha bisogno di sentirsi libero,
vuole affascinare, suscita ovunque simpatia e ammirazione. E’ molto disponibile
e comunicativo, possiede grande umanità, coltiva interessi ad alto livello,
colto e sensibile. Desidera aiutare gli altri in modo significativo, ha
inclinazione per l'occulto, il magico e l'arcano. Ha buon gusto e cura molto il
suo aspetto fisico. Raffinato cultore della bellezza e dell'arte, di una vita
eccitante.
Fonti:
-http://www.lucacoladarci.it/il-viola.html
- http://www.mitiemisteri.it/simbologia_e_significato_dei_colori/significato_e_simbologia_del_colore_viola.html
-http://www.homolaicus.com/linguaggi/teoria-colori2.htm
Storia delle Cose
Spesso mi è capitato di soffermarmi sul mondo che mi circonda: le persone, i colori, le emozioni, gli odori, le cose. Tante domande alla quali non si riesce sempre a trovare delle risposte. Mi incuriosisce ciò che mi sta attorno, che riesce a stimolare i miei sensi. Cerco di trovare sempre delle risposte alle mie domande, le quali spesso rimangono a metà. Ed è interessante affrontare un argomento come quello dei colori, che a primo impatto potrà anche apparire banale ma che banale non è. Difatti il colore è una caratteristica intrinseca dell'oggetto, della cosa. Dal latino, la definizione di COSA viene da CAUSA perchè la cosa riesce ad essere una causa per qualcosa. In greco invece è PRAGMA cioè l'aspetto concreto e non causale che viene attribuito dai Romani. Questa breve descrizione ci serve per capire a cosa ci riferiamo quando utilizziamo il termine "cosa". L'oggetto della nostra discussione è "Il colore delle Cose" poichè il colore oltre ad essere una caratteristica dell'oggetto, è anche l'espressione di quest'ultimo. Il colore diventa fondamentale nella preparazione di alcuni prodotti durante la Rivoluzione Industriale, è il tessuto che deve uscire di moda. Non riguarda solo le caratteristiche esterne! Vi è un codice dei colori, c'è da tener conto anche dell'aspetto fisico dei colori, delle teorie psicologiche legate al colore. La "teoria dei colori" è legata al Bauhaus che, creando con essa il design. Infine vorrei ricordare il colore non è una sovrastruttura delle cose ma è un elemento essenziale. Tra i tanti colori esistenti, quello che mi è stato affidato è il color viola chiaro.
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