venerdì 2 dicembre 2016

STEP 18: Le arti pittoriche

Se in natura non esiste il nero, le ombre hanno un colore particolare? Se, sì, allora per gli impressionisti era sicuramente il violetto, il complementare del giallo nella luce solare. L’abbondanza dei porpora nei dipinti impressionisti era oggetto di molto sarcasmo: erano accusati di "violettomania” e perfino il più serio Huysmans li considerò afflitti da "indacomania", come se fosse davvero una malattia collettiva una specie di daltonismo. Tuttavia, non c'era nulla di nuovo nell'identificare l'ombra col porpora. Goethe commenta che «durante il giorno, a causa della sfumatura giallastra della neve, si sono già potute osservare ombre tendenti al violetto» e nel 1856 Delacroix, descrivendo un fanciullo che si arrampicava su una fontana in una luce solare vivida, parlò dell'«arancio spento della luce, toni violetti vivacissimi per le parti che emergono dall'ombra». Nonostante questa predilezione per i viola e i malva gli impressionisti tendevano a ottenerli mescolandoli (in genere blu cobalto o oltremare velato di lacca rossa), piuttosto che approfittare dei pigmenti violetti di cobalto e manganese che erano già disponibili nel periodo 1850-70. Questi nuovi pigmenti avevano solo una modesta forza colorante, ma davano una tinta più intensa di quella che si poteva ottenere con le miscele; Monet li amò più degli altri pittori; Renoir, al contrario, restò fedele alla miscela lacca/blu cobalto per gli straripanti malva e porpora.


Monet French Water Garden Painting By Monet (1840-1926)


Claude Monet, Il giardino dell'artista a Giverny, 1900. Musée d'Orsay


Paul Gauguin, In riva al mare, 1892, National Gallery of Art, Washington

Fonti:

STEP 17: Brevetti

Numero di Pubblicazione: US20130309355 A1 
Tipo di Pubblicazione: richiesta 
Numero Domanda: US 13 / 475.984 
Dati di Pubblicazione: 21 Nov 2013 
Dati di Registrazione: 20 Mag 2012 
Dati di priorità: 20 Mag 2012 
Inventori: Wang Chen-Wong , Jerry Wu , James Jianguo Chen , Brien Quirk 
Assegnatario originale: Darco Natural Products Inc. 
Esporta Citazione: BiBTeX , EndNote , RefMan 

Metodo per la produzione di succo di patata dolce viola e polvere secca 

ESTRATTO: Un metodo per la preparazione di un concentrato di patata dolce viola esente da amido, ricco di antociani, composti fenolici, minerali e fibra alimentare solubile a bassa viscosità, colore attraente, e con dolcezza naturale è presentato. Il primo metodo prepara e liquefa le patate dolci viola e fissa la colorazione regolando il valore del pH. Successivamente, amilasi e un complesso enzimatico emicellulasi, pectinasi, cellulosa, glucoamilasi e proteasi vengono aggiunti in sequenza in condizioni efficaci per produrre il succo con le proprietà sopra indicate. Il succo viene poi centrifugato e la membrana-filtrata per produrre una succo purificato di patata dolce viola che è concentrata sotto vuoto per ottenere un succo concentrato di patata dolce viola. La polvere di patata dolce viola può essere ottenuta mediante essiccazione sottovuoto della miscela.

Fonti:

STEP 16: Design

"Rikka" di Maurizio Galante 

Rikka è il termine che indica nella tradizione giapponese una delle prime forme di ikebana, come pura rappresentazione dello splendore della natura. rikka accoglie il corpo come un vaso accoglie il suo fiore. 130 metri di nastri in cuoio si intrecciano su di una struttura in tubolare metallico. 

Caratteristiche: poltroncina con telaio in tubo d’acciaio verniciato di colore oro, verde, rosso o grigio antracite. seduta e schienale in cuoio intrecciati a mano in diverse tonalità di colore. 

Dimensioni: l. 52 p. 52,5 h. 79; seduta h. 45; bracciolo h. 63

Fonti:




mercoledì 30 novembre 2016

Step 15: Pubblicità



Chiraema srl Chiraema, sistemi per l'edilizia Maalem


Sunsilk è un marchio di prodotti per la cura dei capelli, principalmente indirizzati ad un target femminile.


Acqua Vitasnella, l'acqua che elimina l'acqua. 



Step 14: Chimica

E' stato interessante ricercare il mio colore nel mondo della chimica. La prima cosa in assoluto che vorrei mettere in evidenza è senza ombra di dubbio l'Ametista. Essa è una varietà violacea di quarzo, spesso associata a rocce basaltiche subalcaline, sin dal 3000 a.C., in Egitto e in Mesopotamia, una delle gemme più utilizzate per la creazione di gioielli, sigilli e intagli. Il suo colore viola ha però uno svantaggio, infatti la sua prolungata esposizione al sole e alla luce intensa ne provoca l'impallidimento; ad una temperatura tra i 400 °C e i 500 °C, i cristalli cambiano il loro colore in modo radicale (in giallo-bruno-arancio) diventando artificialmente simili ai cristalli di quarzo citrino e spesso venduti fraudolentemente come tali. 


Invece in mineralogia la cordierite (o iolite in gemmologia) è un minerale, più precisamente un ciclosilicato di alluminio, ferro e magnesio. È nota per l'evidentissimo pleocroismo, cioè un cambiamento di colore a seconda della direzione da cui viene illuminata, tanto che veniva chiamata dicroite ("due colori", in greco antico). Quando si presenta in qualità di gemma, dal colore blu-viola, viene chiamata "iolite". 

Per quanto riguarda gli esperimenti chimici, ce n'è uno in particolare che tratta i comportamenti alla fiamma di alcuni metalli. Dopo aver acceso il becco bunsen, bisogna assicurarsi che il filo di platino sia pulito, mettendolo alla fiamma. Se questo, dopo essere stato immerso nel’acido cloridrico contenuto nel becker, non fa colori significa che esso è pulito. Quando è pulito, immergere il filo di platino in una delle sostanze( solfato di rame, cloruro di sodio…), poi metterlo alla fiamma. Dopo averlo messo alla fiamma ed averlo pulito di nuovo (immergendolo nell’acido cloridrico oppure sfregarlo con la spatola) possiamo provare con altre sostanze. Mettendo le varie sostanze alla fiamma possiamo osservare che per ogni sostanza messa alla fiamma otteniamo un determinato colore, nel nostro caso, mettendo alla fiamma il Nitrato di Potassio, si ottiene il colore viola.

Fonti: 

lunedì 14 novembre 2016

Step 13: Il colore viola e i fumetti



“What master Bruce needed was a Moby Dick for his ahab, a Moriarty to his Holmes, and so, regretfully. I did what needed to be done. White greasepaint, red lipstick, a purple suit, a green wig and it did nothing, until I smiled..”


"Batman" #321, March 1980, by Jose Luis Garcia-Lopez

Fonti:
-http://comicvine.gamespot.com/

lunedì 7 novembre 2016

STEP 12: In cucina

Il cibo è una delle mie passioni segrete: amo ogni tipo di alimento ma prediligo frutta e verdura. Cerco sempre di ritagliarmi del tempo libero per mettermi ai fornelli e dare sfogo alla mia fantasia; perchè è con la cucina che riesco a trasmettere un po' di me stessa e ad allontanare stress e tensione. Visto l'argomento del post in relazione al mio colore, non posso non accennare ad alcuni tipi di frutta e verdura viola. Molto importante dire che chi mangia cibi dal colore viola tende ad essere più forte e più sano a lungo. Se si opta per le tonalità più profonde (more, ribes e melanzane), le bacche blu-tonica (mirtilli e bacche di sambuco) o la vera porpora (uva, prugne e cavolo viola) si sta difendendo il proprio corpo contro lo stress ossidativo e si tende a promuovere la guarigione dall’interno verso l’esterno.



Ogni frutto viola o vegetale di questo colore è ricco di antocianine, potenti sostanze fitochimiche che infondono i cibi conferendogli questo pigmento viola. Questi super-antiossidanti non si limitano a proteggere le piante dai danni del sole, le malattie e l’irradiazione, ma anche a proteggere gli esseri umani che li ingeriscono. Il danno ossidativo è uno dei precursori principali per l’invecchiamento e malattie legate all’età. Molti alimenti viola contengono resveratrolo, un antiossidante che ha dimostrato di sopprimere la crescita di cellule tumorali. Come le antocianine, il resveratrolo ringiovanisce la pelle, promuovendo la produzione di collagene e di protezione contro i danni dei radicali liberi. I mirtilli ad esempio sono ricchi di antiossidanti, che proteggono contro la perdita di memoria e altri problemi legati all’età. Queste bacche colorate hanno un ulteriore vantaggio: studi hanno dimostrato che aiutano il mantenimento del peso, riducendo l’appetito di cibo! I risultati di uno studio hanno mostrato che le persone che hanno consumato l’estratto di mirtillo hanno diminuito il consumo di cibo dell’8%. Il cavolo viola contiene anche grandi quantità di antiossidanti-36 tipi diversi per l’esattezza. Aiuta a mantenere il cuore sano e brucia i grassi indesiderati. Altri alimenti legati al viola sono: prugne, melanzana, bacche di sambuco, barbabietole, cavolo viola, mirtilli, lamponi neri, carote viola, radicchio, rape, more, acai, bacche di Goji, fichi viola, uvetta, melograni, asparagi viola e uva nera.


                                                                                                                                                              
Fonti:

STEP 11: Un documento


C’è una frase del romanzo “Il colore viola” di Alice Walker che mi ha colpita ed è: “Credo che Dio si arrabbi se, per esempio, uno passa vicino al colore viola in un campo senza notarlo.”

Alice Walker, "Il colore viola" (titolo originale 
in inglese "The color purple"): Harcourt, 1982

venerdì 28 ottobre 2016

Step 10: Emblemi

Nei Nastri della consapevolezza il Viola chiaro ha il seguente significato: il segno per la malattia di Hodgkin o Linfoma, tumore maligno dei tessuti linfatici.


Il linfoma di Hodgkin (un tempo denominato malattia di Hodgkin o morbo di Hodgkin) è un particolare tipo di linfoma (neoplasia della linea linfoide caratterizzato da una massa tumorale distinta), descritto per la prima volta da Thomas Hodgkin nel 1832. E' stato scelto il colore viola poichè nelle immagini istopatologica del linfoma, compare il colore viola in diverse sfumature, in maggioranza il viola chiaro.



Fonti:
-https://it.wikipedia.org/wiki/Linfoma_di_Hodgkin

STEP 9: L'abbecedario

In questo post ho creato un abbecedario interamente dedicato al colore viola. Ho cercato di trovare un qualcosa di interessante per ogni lettera dell'alfabeto, in modo che leggendo ogni parola si possa focalizzare nella mente questo bellissimo colore.

A come Alice Walker (scrittrice statunitense, il romanzo Il colore viola (The Color Purple), la sua opera più famosa, ha vinto il premio Pulitzer per la narrativa)

B come Barbabietole (pianta da orto, è una pianta erbacea biennale, riconoscibile per la presenza di foglie cuoriformi, di piccoli fiori di colore verde o rossastro, da cui si originano dei frutti duri, detti noci. Non sono questi frutti ad essere utilizzati per l'alimentazione umana, bensì le foglie e soprattutto le radici a tubero, caratterizzate da forma arrotondata e da un colore rosso brillante)

C come Carestie (in epoca preromana nei popoli centro-italici il colore viola era legato alle carestie e quindi precedeva l'attuazione del ver sacrum, da qui l'utilizzo del colore viola da parte dei romano-cristiani nei periodi precedenti un cambiamento o un rinnovo)

D come Disgrazia

E come Elemento (elemento chimico di numero atomico 53 cioè lo Iodio.  Il suo simbolo è I. Il nome deriva dal greco antico ἰοειδής ioeidēs che significa viola o lilla, a causa del colore dei vapori dell'elemento)

F come Fiore (tanti sono i fiori color viola chiaro, come ad esempio la Viola, la Lavanda, le Blue splendour)

G come Giotto (Il pittore, in uno dei suoi affreschi situati nella Cappella degli Scrovegni a Padova, ha raffigurato il proprietario cioè Enrico Scrovegni con una veste viola, simbolo di penitenza. Inoltre Giotto, assieme ad altri pittori del Trecento, usava spesso colori freddi come il viola)

H come Hodgkin (il nastro viola chiaro è il segno per la malattia di Hodgkin o Linfoma un tumore maligno partire nei tessuti linfatici, descritto per la prima volta da Thomas Hodgkin nel 1832)

I come Iolite (è un minerale, più precisamente un ciclosilicato di alluminio, ferro e magnesio. Oltre a presentarsi nei colori giallo-marrone e blu, può presentarsi anche il viola)

L come Lutto (il viola è un colore liturgico e viene utilizzato nel giorno dei morti e durante i funerali)

M come Melanzana (tra i vari frutti e ortaggi, la melanzana è un ortaggio che rappresenta questo colore)

N come Nastro (simbolo della malattia di Hodgkin)

O come Oliva di Gaeta (contraddistingue un frutto di forma leggermente affusolata, di colore violaceo, di sapore vinoso, amarostico con sfumature acetiche, prodotto prevalentemente nel territorio comprendente Gaeta ed i comuni limitrofi siti sui Monti Aurunci in provincia di Latina)

P come Phaeno Science Center (uno degli edifici più importanti del Ventunesimo secolo,  è situato a Wolfsburg, in Germania. Costruito tra il 2000 ed il 2005 da Zaha Hadid Architects, questo edificio appare ai nostri occhi come un edificio “complesso, dinamico e dagli spazi fluidi”. Viene descritto come un “parco giochi architettonico” e “la scatola magica”)

Q come Queen Charlotte (o anche Viola Odorata, è una perenne sempreverde, fiori semplici profumatissimi, di rapida crescita; ama il terreno leggero, fresco. Il fiore è blu-violetto, appartiene alla famiglia delle Violacea e il suo periodo di fioritura è Marzo – Aprile; può raggiungere un'altezza massima di 15 cm - 20 cm. Gli accostamenti preferiti sono con Anemone pulsatilla, Bergenia, Convallaria, Felci, Primula, Ranunculus)

R come Radicchio (è un ortaggio a foglia a indicazione geografica protetta. Botanicamente appartiene alla famiglia delle Compositae, genere Cichorium, specie Inthybus)

S come Steven Spielberg (regista del film “Il colore Viola”)

T come Teatro (il viola è il colore dei paramenti sacri usati durante la Quaresima. Nel medioevo venivano vietati, proprio in quel periodo, tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Ciò comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi. Non potendo lavorare, le compagnie teatrali non avevano neanche i mezzi per procurarsi il pane quotidiano)

U come Uva (è il frutto della vite, di piccola taglia e di colore chiaro (verde-giallastro, giallo, giallo dorato) nel caso dell'uva bianca, o di colore scuro (rosa, viola o violetto bluastro) nel caso dell'uva nera)

V come Vincent Van Gogh (pittore impressionista, tra i vari colori predilige il viola)


Z come Zirconia (ossido dello zirconio, può trovarsi anche nella colorazione viola oltre il più comune cioè il bianco)

STEP 8: La saggezza popolare

Quasi tutti sanno, artisti e non, che l'uso del colore viola è proibito in teatro perchè secondo la tradizione, portatore di sfortuna. Solo superstizione o tradizione? Esiste un motivo particolare per cui questo colore è così temuto da ogni artista, di teatro o non? Una spiegazione storica c'è. 


Il viola è il colore dei paramenti sacri usati durante la Quaresima. Nel medioevo venivano vietati, proprio in quel periodo, tutti i tipi di rappresentazioni teatrali e di spettacoli pubblici che si tenevano per le vie o le piazze delle città. Ciò comportava per gli attori e per tutti coloro che vivevano di solo teatro notevoli disagi. Non potendo lavorare, le compagnie teatrali non avevano neanche i mezzi per procurarsi il pane quotidiano, ed erano costrette a tirare la cinghia. Questo è il motivo per cui il colore viola è odiato da tutti gli artisti, in generale, ma è vietato soprattutto in teatro dove con il passare dei secoli è diventato vera e propria superstizione. In Francia vige l'usanza di non vestire il verde in scena in quanto questo era il colore dell'abito indossato da Molière che morì in scena il 17 febbraio 1673 di tubercolosi recitando Il Malato immaginario. In Spagna invece è considerato di cattivo auspicio indossare in scena vestiti di colore giallo. Che il viola “porti male”, tutti più o meno dichiarano di saperlo, senza però mai essersene chiesti il perché. Si tratta di una sciocchezza, di un’abitudine, di una vecchia superstizione di cui non vale la pena di occuparsi. Ma il fatto resta: vestirsi di viola richiede una certa sicurezza in se stessi, e comunque, che io sappia i “maschi” non ci si vestono. Inutile aggiungere che in teatro è stato quasi sempre, silenziosamente, proibito presentarsi con abiti viola. Da qui, dunque, la complessità delle interrelazioni fra il “viola”, il suo “portar male”, e l’attore. La viola spunta con “forza” dalla terra nel mese virile, bellicoso, del marzo e annuncia l’unica, vera vita, cui quella della terra è soltanto analogica, la vita del pene. La potenza maschile, con la sua violenza, è, nell’ immaginazione sia simbolica che concreta, l’unica realtà culturale. L’attore è, allora, colui che ci insinua il dubbio; colui che dice le parole più vere perché sa di dire le più false; o meglio sa che le parole, sia nel teatro che nella vita, sono sempre false perché alludono ad una realtà che non esiste. Violare la propria parola diventa impossibile; e il colore viola il simbolo di questa prigione. Nonostante tale motivazione sia decaduta (e sia sconosciuta alla maggior parte degli artisti moderni) ancora oggi il viola viene volutamente evitato, ad esempio da alcuni cantanti durante le loro esibizioni, e soprattutto in televisione, se non, appunto, come una sorta di provocazione contro chi crede nelle superstizioni. In passato il Teatro regio di Torino ha visto molti grandi interpreti, tra cui Luciano Pavarotti, rinunciare ad esibirsi per via del suo soffitto viola.


Per quanto riguarda i proverbi e i detti popolari, ecco "È 'nciampatu su 'na radica de viola", tradotto dal dialetto all'italiano "È inciampato su una radice di viola", in parole povere significa che è bastato proprio un nonnulla per farlo cadere. Oppure "San Bastiano la viola in mano" (20 Gennaio) oppure "Se la viola esce a febbraio, tieni  da conto fieno e pagliaio", questi sono dei proverbi meteorologi legati al mese di gennaio e febbraio.


Fonti:
-http://www.culturaesvago.com/mille-proverbi/proverbi-meteorologici/
-http://www.nuoveproduzioni.it/tanta-merda-viola-credenze-teatro.htm  
-http://www.centrometeo.com/articoli-reportage-approfondimenti/meteo-life/5276-proverbi-detti-popolari-mese-gennaio

STEP 07: I colori nel cinema

Non c'è dubbio che i film in bianco e nero abbiano il loro fascino, ma cosa dire dei film o cartoni a colori? I colori riescono a dare vita alle figure e alle immagini, le rendono "realistiche" ai nostri occhi. Anche qui, quindi, il colore ha uno scopo molto importante. In ogni film o cartone ci sono decine, migliaia di colori differenti ma c'è sempre una percentuale di colori che vince sugli altri, caratterizzando quel determinato film. Nel caso specifico del mio colore, il viola chiaro, è possibile riscontrarlo nel cartone d'animazione della Walt Disney "La Bella Addormentata" dove prevale , sulla palette, anche varie tonalità di rosso e giallo. 



Altro grande cartone d'animazione dove appare il mio colore è dello Studio Ghibli ed il titolo è "Laputa Castle in the Sky". La palette per questo cartone dimostra un modo versatile per dipingere una scena notturna. Le tonalità viola e blu sono invitanti ma suggeriscono la profondità, l'azione e il contrasto con i volti dei personaggi in modo piacevole. La palette generale ci comunica l'oscurità senza un uso eccessivo di colori scuri e si fonde con sfumature violacee senza sforzo.

Lasciando da parte i cartoni animati, vorrei ora citare qualche film, come ad esempio "The Grand Budapest Hotel" di Wes Anderson del 2014. Negli esempi successivi però non è presente il colore viola chiaro ma il viola in generale, in diverse tonalità. Ho infatti notato che questo colore più acceso è riscontrabile più facilmente nei cartoni animati anzichè nei film, nei quali i colori presenti sono più caldi. 



Altro film che presenta il colore viola è "An Educaziondel 2009, diretto da Lone Scherfing, basato sulle autobiografiche memorie della giornalista britannica Lynn Barber.



Infine vorrei citare "Kill Bill: Vol 1. e 2." uno del 2003 e uno del 2004, nei quali sono apparsi differenti tonalità di viola, andando dal viola scuro, il viola melanzana tipo, fino a sfumare con il lillà.




Fonti:
-http://film-palettes.tumblr.com/
-https://www.tumblr.com/search/palette+film
-http://www.ilpost.it/2015/04/02/disney-palette-colori/
-http://moviesincolor.com/

lunedì 24 ottobre 2016

STEP 06: I colori nella scienza

Sui testi scientifici troviamo questa definizione: "Il colore è una qualità della radiazione elettromagnetica che ha due entità fondamentali: la lunghezza d'onda e l'energia.


Immaginando la velocità della luce costante possiamo più facilmente capire che i colori sono caratterizzati da diverse frequenze di lunghezza d’onda. Albert Einstein poi formulò nel 1905 un’equazione dalla quale si deduce che la frequenza della radiazione e la sua energia viaggiano di pari passo, infatti l’energia è direttamente proporzionale alla frequenza della radiazione. Da quanto sopra si deduce che minore è la lunghezza d’onda maggiore è l’Energia, infatti il rosso ha massima penetrazione e poca energia, mentre il viola ha minima penetrazione e massima energia. Il colore che vediamo è  la percezione visiva generata dai segnali nervosi che i fotorecettori della retina mandano al cervello quando assorbono radiazioni elettromagnetiche di determinate lunghezze d'onda e intensità. I colori hanno movimento e temperatura che ne costituiscono proprietà fondamentali. Hanno movimento nel senso che quelli caldi appaiono più vicini all’osservatore infatti producono un effetto ottico che partendo dal centro si proietta verso l’esterno, mentre i colori freddi si muovono verso il centro e appaiono per questo più lontani. I colori hanno una "temperatura" e si suddividono in caldi, freddi e neutri in base alle diverse sensazioni che trasmettono, alle immagini e alle situazioni che richiamano alla mente, al centro dei colori caldi abbiamo il giallo arancio e al centro dei colori freddi abbiamo il blu. Sono colori neutri quelli che tendono al nero, al bianco e al grigio. Ogni colore dello spettro della luce incorpora la qualità di un suono e l’energia di un raggio cosmico.

I colori sono archetipi, vite che ci guidano attraverso un complesso di contenuti inconsci, che evocano risposte sensoriali ed affettive a carattere universale. Vengono associati ai 7 raggi cosmici, ai 4 elementi, ai tipi psicologici, alle costellazioni e accompagnano l’uomo lungo la strada dell’integrazione della personalità. In cromoterapia, ogni colore rappresenta particolari caratteristiche psichiche e spirituali degli individui, oltre ad avere particolari effetti sul funzionamento dell'organismo. Nel caso del colore viola: Il colore viola rappresenta la simpatia, l'essere affascinante, la percettività, l'intelligenza, il sognatore, e riflessivo, l'essere di ampie vedute, tollerante, sensibile, avere modi squisiti, amante dell'arte, l'essere disponibili, saggezza e l'essere colto. Se questo colore si trova in eccesso si sarà fragili, emotivi, confusi, iperrazionali, mistici (Santo, a scelta, penitente, eccetera), visionario. Il colore viola in difetto renderà materialisti, scettici, avari, apatici, dominatori. L'eccesso di energia viola potrebbe provocare alterazioni dello stato di coscienza, disturbi dell'emotività, sonnolenza il difetto di energia viola potrebbe provocare ritenzione idrica, disturbi della circolazione venosa e linfatica. Il viola si utilizza nei disturbi del sistema nervoso, nei traumi cranici, nell'insonnia, per contrastare la caduta dei capelli. Ma anche per combattere la cellulite, le nevralgie (prevalentemente del nervo sciatico) e i crampi muscolari. Ciascun colore è conscio del proprio ruolo e opera in modo selettivo, svolge una sua funzione a livello individuale e collettivo e ha una propria intelligenza e polarità, conoscerne le caratteristiche ci aiuta a creare un ponte che collega il mondo fisico a quello simbolico.

Fonti:

-http://runelore.it/cromoterapia/viola.html
-http://www.senzanome.org/1web/index.php/scintille/vita-a-colori/colore-linguaggio-della-luce.html

sabato 22 ottobre 2016

STEP 05: I colori nella musica

E' impossibile ascoltare una canzone senza sentire nel testo almeno uno dei tanti colori presenti sulla terra. Sfido chiunque a trovare una canzone nella quale non si accenni ai colori. Nel mio caso è semplice trovare il colore viola all'interno di una canzone, anzi, è ben presente ed esplicito nel titolo. E' il caso di "Purple Haze" del grandissimo Jimi Hendrix: in questo singolo del 1967, il cantante parla di "nebbia viola". Nel corso degli anni Jimi Hendrix ha dato versioni contrastanti sul significato di “Purple Haze”: una volta disse di averla scritta a partire da un sogno nel quale “camminava sotto il mare”; un'altra volta disse che si trattava di un ragazzo che “era innamoratissimo di una ragazza, tanto da non riuscire a capire lo stato mentale in cui si trova. Una specie di foschia, di nebbia, direi.”. L'interpretazione a parer mio più probabile è offerta da Harry Shapiro, biografo di Hendrix, che ricorda un episodio del periodo di New York, durante il quale il chitarrista di Seattle si era persuaso che una ragazza avesse cercato di usare un voodoo per intrappolarlo e in seguito a questo si ammalò. Impossibile non nominare "Purple Rain", la title track del sesto album di studio di Prince, il vulcanico, eclettico e straordinario cantautore americano. È anche il titolo dell’omonimo film a cui fece da colonna sonora. Quale sia il significato della “pioggia viola” non è chiaro, ma c’è chi pensa che il colore viola, storicamente legato alle casate nobili e regnanti (viola era spesso la fodera che rivestiva le corone) fosse stato scelto da Prince perché questo colore ne esprimeva in termini cromatici il proprio nome (Prince significa principe) e che quindi la pioggia viola – nella quale lui vorrebbe veder sorridere la ragazza a cui si rivolge nella canzone –  altri non sarebbe che lui stesso. Altra canzone che parla del colore viola è “Purple” di Skin; in un’intervista la cantante esprime il suo parere: ”Purple è un brano molto più cupo, più dark, più profondo. Parla dell’amore che a volte può imbarazzare, al punto da sfigurare, deformare. Quando si ama molto qualcuno, l’ossessione per la persona amata ti trascina in situazioni davvero sgradevoli, luoghi in cui non vorresti essere. E questa canzone racconta questo stato d’animo e il viola credo sia il colore che meglio lo rappresenta.” Il significato del colore viola è differente nel testo dei Gogol Bordello, il cui titolo è “Start Wearing Purple" che significa “Inizia indossando il viola”. In un’intervista il cantante spiega il motivo del perché viene utilizzato proprio il viola: ”E' una delle pochissime canzoni che ho scritto per una ragazza. Mi ero appena trasferito con la mia ragazza a New York. Come vicina di casa abbiamo avuto una vecchia che era sempre vestita di viola dalla testa ai piedi. Era chiaramente fuori di testa. Così ogni volta che la mia ragazza ed io abbiamo avuto una discussione e lei si metteva a urlare a me, io le dicevo: faresti meglio ad iniziare ad indossare il viola”

Fonti:

giovedì 13 ottobre 2016

STEP04: I colori nel mito

Ogni colore porti in sè un significato ed il suo complementare. Il Viola è il colore tradizionale della mistica, della spiritualità ma anche della fascinazione erotica, indica l’unione degli opposti, la suggestionabilità. E’ il colore dell’arte, della fantasia, del sogno, dell’altruismo e della guarigione. E’ sinonimo di dignità e nobiltà, intelligenza, prudenza, umiltà e saggezza. Interessante il mito sul Viola, che riporterò qui sotto:

 "Il mito narra che Io, ninfa fluviale, era così seducente che anche Zeus se ne invaghì. In sogno le ordinò di recarsi sulle rive del lago di Lerna, dove avrebbe dovuto concedersi al dio degli dei. Sconcertata, Io riferì l’episodio al padre, il quale prudentemente consultò gli oracoli di Delfi e di Dodoma. Il responso fu il medesimo: che obbedisse se non voleva essere fulminato con tutta la sua casa. Mentre Zeus si univa ad Io, Hera, si accorse di una fitta nebbia sull’Argolide, che impediva di penetrare con lo sguardo oltre. Conoscendo le infedeltà dello sposo, insospettita, ordinò che la nebbia si dissolvesse, ma non sorprese Zeus in fragranza di adulterio, perché nel frattempo, presentendo l’arrivo della gelosissima sposa, egli aveva mutato Io in una candida giovenca. Notando l’inquietante bellezza dell’animale, sospettosa, Hera chiese allo sposo di donarglilo, e questi, a malincuore, per non esporsi maggiormente con un rifiuto, glielo cedette. Per evitare che la giovenca potesse sparire, Hera l’affidò alla sorveglianza di Argo dai cento occhi. La povera Io non amava nutrirsi come le altre giovenche, e allora Zeus, temendo che morisse, fece nascere dalla terra la viola mammola, che nel nome la richiamava, ion, e che divenne il suo cibo. Zeus comunque non sopportava di doversi privare dell’amante e chiese a Hermes di liberarla con qualsiasi mezzo. Costui si presentò ad Argo nelle vesti di un pastore, suonando la siringa – il flauto di Pan-. Affascinato dai suoni, Argo invitò il pastore a fermarsi presso di lui, e l’ascolto della sua musica lo narcotizzò. Hermes allora lo colpì a morte sul capo. Hera, accortasi dell’inganno, impresse i cento occhi di Argo nella coda del pavone, e inviò un tafano a pungere la giovenca, che fu costretta a correre atterrita e vagò per tutto il mondo. Giunse a Dodoma, nell’Epiro, poi attraversò il mare che da lei prese il nome di Ionio e dopo un lungo peregrinare giunse in Egitto, dove Zeus le restituì le fattezze di fanciulla."


mercoledì 12 ottobre 2016

STEP03 : I codici del colore


Definire precisamente il colore è però un lavoro molto impegnativo, data la soggettività di fondo nella lettura dello stesso, e retaggi culturali che vi sono legati. Esistono diversi modelli di colore ed è possibile definire i colori del testo, degli sfondi e dei bordi delle tabelle tramite il loro codice esadecimale HEX; nel caso del viola chiaro è #9F00FF. Un altro modello è l'RGB, le cui specifiche sono state descritte nel 1931 dalla CIE (Commission internationale de l'éclairage). In questo caso le coordinate sono 159; 0; 255 rispettivamente ai colori Red, Green e Blue. Altro modello è il CMYK ( sigla di Cyan, Magenta, Yellow, Key black) che è un modello di colore detto anche di quattricromia o quadricromia. La “K” in CMYK si riferisce a key (chiave), in quanto i sistemi di stampa che utilizzano questo modello usano la tecnologia Computer to plate (CTP), nella quale mediante una “lastra chiave” (“key plate” in inglese) si allineano correttamente le lastre degli altri tre colori (il ciano, il magenta ed il giallo appunto). Nel caso del viola chiaro le coordinate sono 38; 100; 0; 0. Infine l'Hue Saturation Brightness (HSB), in inglese "tonalità, saturazione e luminosità", indica sia un metodo additivo di composizione dei colori, sia un modo per rappresentarli in un sistema digitale e qui il codice è 277.4°; 100%; 100%. Sfortunatamente il colore viola chiaro non rientra tra i cataloghi "Pantone", "Benjamin", "RAL", "Dulix", "Brick", "Stucco" e "Taylor Clay".


Fonti:
https://it.wikipedia.org/wiki/Viola_chiaro

sabato 8 ottobre 2016

STEP02: Traduzione del colore Viola Chiaro

Dopo aver descritto brevemente il significato e l'utilizzo del colore viola chiaro all'interno di diversi ambiti, mi accingo nel tradurre il suo nome in quante più lingue straniere possibili. E' interessante leggere la traduzione nelle varie lingue poiché si può constatare che in alcuni casi il nome è molto simile mentre in altri cambia totalmente.


Vivid violet (inglese)
Hellviolett (tedesco)
Púrpura pálido (spagnolo)
Golau porffor (gallese)
Violet pâle (francese)
Blado-fioletowego (polacco)
Violeta claro (portoghese)
светло лилаво (bulgaro)
светла-фіялетавы (bielorusso)
Vaalea lila (finlandese)
Ljósfjólublár (islandese)
Ungu muda (indonesiano)
Svetlo fialová (slovacco)
สีม่วงอ่อน (tailandese)
淺紫色 (cinese)
Lux purpurea (latino)
μωβ (greco)





venerdì 7 ottobre 2016

STEP01: Definizione del color Viola Chiaro

Il viola chiaro è una tonalità di viola ( che a sua volta prende il nome dal fiore omonimo di cui descrive il colore). In modo particolare, nei nastri della consapevolezza il Viola chiaro ha il seguente significato: il segno per la malattia di Hodgkin o Linfoma, tumore maligno dei tessuti linfatici.


Nello spettro luminoso, il colore Viola è posizionato agli antipodi del Rosso e simboleggia l’attitudine a identificarsi con il prossimo. Dato dalla mescolanza del rosso con il blu, il Viola evidenzia e accentua la parte emotiva dell’individuo rendendolo, di conseguenza, fragile e facilmente attaccabile. Il colore Viola stimola il desiderio di avere un legame, sia fisico che emotivo, molto intenso con la persona amata. Questo colore accresce, inoltre, la capacità creativa e la fantasia inibendo, di contro, l’eccesso di razionalità. Il colore Viola ha la capacità di rendere la persona seducente ma, di contro, anche molto inquieta e suggestionabile. E' il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia, preferito dai bambini, dalle donne incinte e dalle personalità immature.  Il carattere "viola" è un po' difficile con tendenze opposte e inconciliabili. Ha bisogno di sentirsi libero, vuole affascinare, suscita ovunque simpatia e ammirazione. E’ molto disponibile e comunicativo, possiede grande umanità, coltiva interessi ad alto livello, colto e sensibile. Desidera aiutare gli altri in modo significativo, ha inclinazione per l'occulto, il magico e l'arcano. Ha buon gusto e cura molto il suo aspetto fisico. Raffinato cultore della bellezza e dell'arte, di una vita eccitante.

Fonti:
-http://www.lucacoladarci.it/il-viola.html

http://www.mitiemisteri.it/simbologia_e_significato_dei_colori/significato_e_simbologia_del_colore_viola.html
-http://www.homolaicus.com/linguaggi/teoria-colori2.htm



Storia delle Cose

Spesso mi è capitato di soffermarmi sul mondo che mi circonda: le persone, i colori, le emozioni, gli odori, le cose. Tante domande alla quali non si riesce sempre a trovare delle risposte. Mi incuriosisce ciò che mi sta attorno, che riesce a stimolare i miei sensi. Cerco di trovare sempre delle risposte alle mie domande, le quali spesso rimangono a metà. Ed è interessante affrontare un argomento come quello dei colori, che a primo impatto potrà anche apparire banale ma che banale non è. Difatti il colore è una caratteristica intrinseca dell'oggetto, della cosa. Dal latino, la definizione di COSA viene da CAUSA perchè la cosa riesce ad essere una causa per qualcosa. In greco invece è PRAGMA cioè l'aspetto concreto e non causale che viene attribuito dai Romani. Questa breve descrizione ci serve per capire a cosa ci riferiamo quando utilizziamo il termine "cosa". L'oggetto della nostra discussione è "Il colore delle Cose" poichè il colore oltre ad essere una caratteristica dell'oggetto, è anche l'espressione di quest'ultimo. Il colore diventa fondamentale nella preparazione di alcuni prodotti durante la Rivoluzione Industriale, è il tessuto che deve uscire di moda. Non riguarda solo le caratteristiche esterne! Vi è un codice dei colori, c'è da tener conto anche dell'aspetto fisico dei colori, delle teorie psicologiche legate al colore. La "teoria dei colori" è legata al Bauhaus che, creando con essa il design. Infine vorrei ricordare il colore non è una sovrastruttura delle cose ma è un elemento essenziale. Tra i tanti colori esistenti, quello che mi è stato affidato è il color viola chiaro.